Il Villaggio della madre e del fanciullo
La Fondazione
Il “Villaggio della Madre e del Fanciullo”, fondato da Elda Scarzella Mazzocchi, opera nel campo dell’infanzia e della maternità da oltre mezzo secolo. Il suo impegno sociale, motivo principale per il quale l’Istituto è nato, si traduce nell’offrire una “casa a chi ne ha bisogno”, garantendo un luogo sicuro, uno spazio condiviso a gestanti, madri e figli in difficoltà, dove possono prendere corpo relazioni significative fondamentali per sostenere e indirizzare la crescita e la maturazione di ogni persona. Il Villaggio non ha scopi di lucro e opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale
Dal punto di vista architettonico il “Villaggio” è stato pensato e realizzato per accogliere, sostenere e proteggere le ospiti in un contesto che si avvicina quanto più possibile ad una convivenza famigliare: non un’unica struttura, ma un piccolo pezzo di città, con casette mono-bifamigliari, piccoli alloggi, strutture a servizio delle mamme e dei bambini, una chiesetta oggi utilizzata per eventi pubblici, tra loro collegati da giardini e portici. L’ideatore e progettista di questa struttura – sicuramente avanzata per gli anni in cui è stata realizzata- è stato l’architetto Alberto Scarzella, figlio della fondatrice e per anni consigliere di amministrazione del Villaggio
All’interno del Villaggio, l’integrazione della casa di accoglienza con altri servizi – il Consultorio familiare, lo Spazio Gioco, l’Asilo Nido (dal 2014 gestito dal Giardino dei Folletti) – permette di accompagnare le ospiti e i loro bambini lungo un percorso attento a tutte le dimensioni della crescita psicologica, sociale e affettiva della diade mamma –bambino e di ciascuna persona che la compongono.
Queste tre strutture sono aperte all’utenza esterna, permettendo di attuare uno degli obiettivi del Villaggio che è quello di connettere la realtà interna con il mondo esterno, di evitare i rischi di isolamento e ghettizzazione.
La Nostra Mission
È costituita, a seguito della trasformazione dell’Associazione Villaggio della Madre e del Fanciullo la Fondazione denominata “Fondazione Villaggio della Madre e del Fanciullo Impresa Sociale”, Ente del Terzo settore ai sensi del D.Lgs 112/17 e del D.lgs 117/17, istituita a seguito della trasformazione dell’Associazione Villaggio della Madre e del Fanciullo ONLUS ed in continuità storica e valoriale con la stessa.
L’Ente riconosce e si propone di valorizzare in chiave storico e scientifica lo spirito pioneristico del modello multidisciplinare proposto e realizzato dalla Fondatrice Elda Scarzella;
La Fondazione utilizzerà, nella denominazione ed in qualsivoglia segno distintivo o comunicazione rivolta al pubblico, la locuzione “Impresa sociale”.
La Fondazione ha sede legale in Milano, Via Francesco Goya 60.
La Fondazione ha durata illimitata.
La Fondazione non ha scopo di lucro e non potrà distribuire neanche indirettamente utili ed avanzi di gestione o fondi e riserve comunque denominati, salvo che in forza di prescrizioni di Legge. Valgono e sono applicabili integralmente le norme di cui all’art. 3 del D.lgs. 112/2017.
Lo Scopo della Fondazione è la gestione del complesso immobiliare sito in Milano Via Francesco Goya n°60, detto “Il Villaggio” destinato ad opere di assistenza alla maternità ed all’infanzia offrendo alle gestanti, alle madri ed ai loro figli e figlie l’ospitalità e l’inserimento nella vita del villaggio al fine di preparare loro ed i loro bambini alla futura esistenza come soggetti e come componenti della famiglia e della società.
La Fondazione persegue il proprio scopo prendendosi carico e gestendo servizi ed attività sempre dirette a soggetti in condizioni di bisogno fisico, sanitario, psichico, economico, sociali o familiari o per formare e prevenire tali situazioni, senza alcuna distinzione di etnia, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, di nazionalità. senza differenza di orientamento sessuale ne discriminazione di genere.
Per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, la Fondazione intende svolgere in via stabile e principale attività di interesse generale previste nell’art. 2 c. 1 del D.Lgs.112/2017 e successive modificazioni e integrazioni adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti.
In particolare le attività della Fondazione si incentrerà sugli ambiti di cui alle seguenti lettere:
a) interventi e servizi sociali ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328, e successive modificazioni,ed interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni, e di cui alla legge 22 giugno 2016, n. 112, e successive modificazioni;
b) interventi e prestazioni sanitarie;
c) prestazioni socio-sanitarie di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 febbraio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2001, e successive modificazioni;
d) educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
q) alloggio sociale, ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008, e successive modificazioni nonché ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi;
v) riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.
La Storia
Elda Scarzella Mazzocchi, giovane sposa, si trasferisce negli anni 20/30 dello scorso secolo in Sardegna per ragioni di lavoro del marito e lì si occupa dell’assistenza alle famiglie bisognose, principalmente focalizza la sua attenzione verso le donne ed i bambini. Istituisce la mensa per le donne incinte e pionieristicamente anticipa l’assistenza domiciliare alle gestanti ed alle puerpere ponendo particolare riguardo verso i più deboli ed emarginati.
Durante il periodo bellico Elda Scarzella Mazzocchi si occupa delle persone perseguitate e alla fine di detto periodo riceve l’incarico da parte delle Autorità di coordinare alla Stazione Centrale di Milano l’accoglienza dei reduci della guerra (tra i quali vi sono anche giovani alcune incinte o con bambini piccoli) e di coloro che rientravano in patria liberati dai campi di sterminio.
L’esperienza è forte ed Elda Scarzella Mazzocchi fa sua la richiesta delle donne sole che chiedevano di non essere messe in istituti, ma in posti ove fosse loro permesso di vivere con dignità e privacy con i loro bambini.
Elda Scarzella Mazzocchi ottiene di poter installare delle baracche nel giardino di Palazzo Sormani offrendo loro la possibilità di stare con i propri bambini e così inizia la storia del Villaggio della Madre e del Fanciullo.
A distanza di una decina di anni, il “Villaggio” si trasferisce nell’attuale sede al QT8 dove il Comune di Milano cedette il terreno e con l’appoggio finanziario di Amici, fu costruita la struttura – progettata dall’Arch. Alberto Scarzella Mazzocchi, figlio della Fondatrice – attuale sede.
Da quel lontano 1945, quando le prime ospiti furono delle giovani madri reduci dai campi di concentramento, il Villaggio è cresciuto adattandosi ai nuovi tempi modificando il proprio impianto amministrativo e organizzativo, ma mantenendo forte l’ispirazione ai principi originali e l’impegno di privilegiare l’accoglienza di donne anche adolescenti in stato di gravidanza.
Dalla sua nascita, il Villaggio è sempre stato presieduto dalla Fondatrice, sino alla sua morte avvenuta il 6 maggio 2005.
Nel 2023, cogliendo le opportunità della Riforma del Terzo Settore, il Villaggio si trasforma da Associazione – ONLUS a Fondazione-Impresa Sociale.
Progetti
Da sempre il Villaggio, insieme ai suoi partners, ha collaborato nello sviluppando progetti utili per il territorio. Azioni utili a supporto a tutte quelle realtà bisognose d’aiuto. In questo caso siamo orgogliosi di aver partecipato al progetto QuBi Gallaratese.