Comunità

Le Comunità Educative e gli Alloggi per l’Autonomia

Il presupposto dell’accoglienza delle madri al Villaggio si fonda sul fatto che ciascuna donna che esprime il desiderio di tenere con sé il proprio bambino e di curarsi di lui, quali che siano le sue capacità e la sua storia, ha il diritto di essere messa nella condizione di poterlo fare.
L’accoglienza di una mamma per il Villaggio significa favorire l’acquisizione di competenze materne sempre più valide ed equilibrate, che non possono non tener conto delle caratteristiche di personalità delle singole ospiti, delle loro storie, delle loro famiglie, dei loro compagni e/o padri dei loro figli, ma l’investimento istituzionale parte dalla considerazione che – al di là di quanto già accaduto nel passato – può esistere la possibilità di creare una nuova storia, dove l’esperienza di maternità, in un contesto definito di riconoscimento e accoglienza, rende la donna, attraverso il divenire madre, la protagonista del proprio percorso di vita.

Vengono accolte madri in difficoltà, minorenni o maggiorenni, in gravidanza o con i figli per le quali il Servizio Sociale del territorio e/o il Tribunale per i Minorenni chiede l’ospitalità a tutela del minore, per intervenire a sostegno della relazione mamma/bambino già compromessa o a rischio per la condizione della madre, spesso svantaggiata. L’impostazione data all’organizzazione delle attività e la stessa architettura del Villaggio, focalizzano nella casa, chiamata allora “focolare” e che dà il senso del calore umano che la rende tale, il luogo in cui si creano significative relazioni educative. Sul contesto casa e sul piccolo gruppo si imposta a tutto oggi l’intervento educativo, così come si ritiene importante la salvaguardia del primo anno di vita del bambino come tempo necessario all’interiorizzazione della figura materna. Ciascuna delle tre case presenti nel Villaggio – Magnolia, Cedro e Lagerstroemia – ospita un gruppo di madri con i loro figli o in gravidanza e ha degli ambienti comuni, quali la sala da pranzo, la cucina, i servizi, la lavanderia e il giardino (le tre case prendono ciascuna nome dalle piante che sono state ivi piantate), ambienti gestiti e condivisi dal gruppo. Qui le mamme, i bambini, le educatrici conducono una vita il più possibile simile a quella che si svolge in una casa, perché è la casa l’ambiente più idoneo per la nascita e la crescita.

villaggio della madre - comunita - corridoio
giardino - villaggio della madre
villaggio della madre casa cedro

Gli educatori all’interno della casa sono chiamati ad instaurare una relazione educativa di significato e attraverso una quotidianità di interventi intenzionali (azioni educative, colloqui, osservazione, riflessioni) accolgono, sostengono, affiancano la giovane donna prendendo in carico la relazione mamma/bambino, le difficoltà, i successi, le modalità, le problematiche inerenti alle aree, al benessere psicofisico, alle relazioni familiari, al ruolo genitoriale e alle relazioni sociali.

L’équipe educativa individua le risorse, gli obiettivi (della singola madre, del bambino, della relazione madre/figlio, del gruppo casa), le modalità di intervento, le strategie all’interno di un funzionamento basato sulla condivisione, coerenza, costanza, continuità di presa in carico della giovane donna. È il momento fondamentale in cui si definiscono gli obiettivi sulla relazione mamma/bambino, sulla mamma e sul gruppo delle ospiti e si regola l’attuazione del progetto (PEI). L’équipe di lavoro viene supportata da un Supervisore che sostiene l’équipe stessa attraverso la supervisione e la formazione.

Fanno parte del Villaggio sei Alloggio per l’Autonomia (di cui quattro esterni alla struttura) che possono ospitare ognuno un nucleo mamma/bambini. Sono l’ultimo passaggio verso l’autonomia completa, a conclusione del percorso comunitario, ma sono destinate anche a quelle situazioni che – fin dall’inizio – richiedono un supporto relativo all’autonomizzazione. Le educatrici e l’équipe rimangono comunque il riferimento per le ospiti e gli alloggi sono gestiti e controllati dal Villaggio.

L’Asilo Nido presente nell’area del Villaggio, in affitto di ramo d’azienda dal 2014 al Giardino dei Folletti, accoglie – accanto a bambini esterni – i bambini delle ospiti del Villaggio, in quanto parte integrante del percorso educativo che le giovani madri intraprendono una volta accolte.

Le ospiti in gravidanza vengono seguite dall’équipe del consultorio per la preparazione al parto per gli aspetti sanitari relativi alla contraccezione e alla ginecologia I professionisti psicologi sono a disposizione per sostenere le madri che necessitano di terapie e percorsi atti alla loro autonomizzazione.

Villaggio della Madre e del Fanciullo Impresa Sociale

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