Per ridare un po’ di speranza a chi non ne aveva

preparare la mamma e la sua creatura alla futura esistenza come soggetti e come componenti della famiglia e della società.

Elda Scarzella, la fondatrice del Villaggio

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Al Villaggio
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E' nato!
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Preparazione al parto
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Bimbi al Villaggio
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E. Scarzella con una mamma
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Matrimonio al Villaggio
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E. Scarzella
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La fondatrice con i bambini
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E. Scarzella con i bambini
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E. Scarzella con una famiglia
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Lezione alle future mamme
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Congresso a Gerusalemme
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La cura dei bambini
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Il Bagnetto

Il “Villaggio della madre e del fanciullo” è un’Istituzione che opera nel campo dell’infanzia e della maternità da oltre mezzo secolo, rispondendo agli emergenti bisogni sociali del territorio, interpretando indirizzi istituzionali e politiche sociali che si sono susseguiti nel tempo, proponendo modelli interpretativi e producendo cultura ed innovazione. Esso si offre, oggi come allora, come centro pilota sperimentale, ove il pensiero scientifico psicopedagogico si arricchisce dal confronto interdisciplinare.

La vita al “Villaggio”, così com'è strutturata, con i servizi offerti - case di accoglienza, asilo nido, consultorio – permette e garantisce interventi educativi e specialistici che, nella loro integrazione e realizzazione, assumono una valenza sia preventiva che terapeutica.

Il “Villaggio”, anche dal punto di vista architettonico, è stato pensato e realizzato per accogliere, sostenere e proteggere e la pedagogia che lo contraddistingue intende offrire una continua opera di prevenzione, sostegno e prevenzione della salute, intesa come benessere cognitivo, emotivo - affettivo e sociale.

L'impegno sociale, motivo principale per il quale il “Villaggio” è nato, si traduce operativamente nell’offrire una “Casa a chi ne ha necessità”, garantendo un luogo sicuro, uno spazio condiviso per madri e figli dove prendono corpo relazioni significative fondamentali a sostenere e indirizzare la crescita e la maturazione di ogni individuo.

Offrendo una Casa, un contesto educativo, attenzioni professionali e capacità di ascolto e di elaborazione progettuale, si realizza la missione del “Villaggio” che si concretizza nella valorizzazione della relazione madre – bambino, a garanzia dell'esperienza della maternità e della salute mentale dell'individuo.

Al suo interno ogni ambiente è rispondente alle necessità di chi lo vive e trascorre un periodo significativo della propria vita come ospite, offrendo in cambio “solo” se stesso, la propria soggettività individuale e la propria significativa presenza umana.

“L’ospite principale del Villaggio è il bambino” e, grazie alla sua nascita, alla sua esistenza e alla sua presenza, la donna realizza la propria maternità e, attraverso tale esperienza vissuta e nel divenire della relazione diadica, la sua vita si arricchisce di valori, sentimenti e affetti.

Nel prendersi cura del bambino, della madre e della loro relazione, superando le difficoltà soggettive, a prescindere dalle differenziazioni culturali, il “Villaggio” ottempera il proprio mandato istituzionale, compie e dispiega la sua funzione operativa.

E' un dato scientifico ormai acquisito che l'infanzia è il periodo di sviluppo più importante per le basi della salute mentale e non esiste una madre senza la nascita di un bambino e non esiste un neonato senza una madre.

La maternità e l'infanzia sono quindi il duplice aspetto del medesimo impegno sociale, che va perseguito con una reale integrazione di sforzi collettivi.

Ad oggi gli interventi che caratterizzano le politiche sociali di tutela della maternità e dell’infanzia coinvolgono sempre di più gli Enti del privato sociale che costituiscono il Terzo Settore.

Il “Villaggio della madre e del fanciullo”, come struttura socio educativa per madre e bambino, ben consapevole delle responsabilità connesse al proprio ruolo, si prodiga, nel pieno rispetto della normativa vigente, a tutela dei beni più preziosi della nostra Comunità: l'infanzia e la maternità.

Il lavoro sociale da un lato sostiene la madre a fronteggiare le proprie difficoltà, spesso quelle di una donna sola, con un'infanzia infelice e deprivata, in cattivi rapporti con la famiglia d'origine, senza sicurezze economiche e dall’altro promuove la salute mentale del bambino e il suo sviluppo psico-affettivo.

Il sostegno socio-psicologico, pedagogico ed economico alla madre, permette a quest’ultima di prendersi pienamente cura del proprio figlio, prevenendo tutti quei fattori che lo renderebbero un cittadino deprivato e disagiato.

Obiettivi operativi – La missione: ”I bisogni del bambino e le esigenze della maternità, socialmente svantaggiata”

La “mission” del “Villaggio”: garantire, a tutela della salute psico-affettiva del bambino, una madre cosciente di se stessa, responsabile e disponibile a prendersi cura dei bisogni del proprio figlio, inserita socialmente, in grado di esprimere la propria autonomia ed indipendenza.

Tale missione si realizza attraverso il lavoro in rete con le Istituzioni, quali i Servizi Sociali territoriali e i Tribunali per i Minorenni, elaborando progetti educativi individualizzati, maggiormente rispondenti alla soggettività di ogni diade madre – bambino accolta in Struttura.

Tali progetti prendono l'avvio da un necessario accoglimento in Struttura, ove, valorizzando l'ospitalità attraverso specifici interventi educativi, formativi e culturali, si approfondisce la conoscenza del caso e si propongono esperienze significative a supporto e a piena realizzazione di una maternità sempre più consapevole e responsabile.

Il “Villaggio”, con l’impegno quotidiano dei propri operatori sociali e degli educatori, attraverso una loro presenza non invasiva, discreta ma autorevole, crea quell’ambiente familiare dove, con la specificità di ruoli e funzioni, si perseguono obiettivi comuni e condivisi, e offre l'opportuno spazio di accoglimento delle potenzialità relazionali della diade madre-bambino.